First responder
Il concetto di first responder (FR) si riferisce ai sistemi di soccorso volontari coinvolti per prestare i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo dei soccorsi istituzionali.
Per definizione, i primi soccorritori sono soccorritori addestrati e designati ad agire in determinate situazioni in base a protocolli operativi predefiniti e questo all’interno della catena di risposta del sistema di emergenza preospedaliera. Questa definizione non deve essere confusa con le prime persone che si trovano sul luogo di un evento e che prestano aiuto alle vittime.
Il sistema di emergenza preospedaliera può integrare la polizia, i pompieri, o qualsiasi altro gruppo di persone in grado di intervenire al fine di migliorare l’assistenza complessiva per la popolazione durante la fase pre-ospedaliera.
Nell’ambito dei primi soccorsi sono operativi diversi profili:
- Rapid responders (o soccorritori di prossimità), ovvero soccorritori professionisti;
- First responders “A”, personale con competenze nel soccorso sanitario (ad esempio soccorritori volontari);
- First responders “B”, “laici” (ovvero non sanitari) addestrati e accreditati per intervenire in casi di effettivo pericolo. Il loro ruolo è quello di valutare e stabilizzare le condizioni della vittima fino all’arrivo dei paramedici. Possono essere privati o istituzioni (ad esempio pompieri o polizia).
L’obiettivo principale di un servizio di primi soccorritori è quello di accorciare i tempi di risposta alla popolazione che necessita di cure di emergenza. Aiuta anche, come parte del sistema integrato di soccorso sanitario, a ridurre il tasso di morbilità e di mortalità a causa di emergenze critiche e gravi traumi.
Ad oggi, in Ticino abbiamo un diverso livello di ingaggio della rete di primo soccorso che viene allarmata tramite un’applicazione semi-automatica, indipendentemente dallo stato di disponibilità o meno, che non è conosciuto dalla Centrale 144:
I rapid responder vengono attivati per interventi di emergenza dove l’azione di un paramedico può fare la differenza, quando l’ambulanza ha tempi di arrivo eccessivi (8 o 15 minuti a seconda dei casi);
i first responders, sia “A” che “B”, vengono allarmati per intreprendere le manovre di rianimazione nei casi di arresto cardiaco o attuare interventi salvavita in altre situazioni di emergenza (in questo caso intervengono i ⇒ CFR).
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Community First Responder
Il Servizio Community First Responder (CFR), è una componente di TVS inaugurata nel 2016 nell’ambito delle strategie per migliorare i tempi di soccorso alla popolazione.
Il CFR, o primo soccorritore di comunità, è una persona formata per il soccorso di base, che si mette a disposizione per essere mobilizzato come primo soccorritore su eventi prioritari (emergenze non limitate ai presunti arresti cardiaci), in una determinata zona discosta del territorio distante oltre gli 8 minuti del tempo di risposta dei soccorsi professionali. La zona d’intervento di norma è il luogo di domicilio o di lavoro; questo aggiunge valore alla figura del CFR rafforzandone il legame con la propria comunità e valorizzandone l’immagine sociale.
La mobilizzazione avviene tramite Ticino Soccorso 144 parallelamente all’attivazione dei soccorsi convenzionali (ambulanza, automedica, elicottero).
Questa rete é realizzata con la partecipazione di volontari provenienti dai Corpi Pompieri di Faido, dell’Alta Leventina e di Acquarossa, dal Centro Intervento del Gottardo e dalle tre colonne di Soccorso alpino di Biasca, Airolo e Blenio.
I CFR sono formati (attraverso corsi FCTSA certificati IAS Primi soccorsi livello 1) e dotati degli strumenti per garantire la sicurezza individuale e il soccorso ai pazienti fino all’arrivo dei soccorsi professionali.
Ogni intervento di CFR è sottoposto a debriefing tecnico; controllo di qualità dell’intervento; processo di miglioramento continuo della qualità del singolo CFR e del sistema; eventuale supporto psicologico al bisogno.