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- Cosa è successo
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Riconosci i pericoli
- Pericolo per i soccorritori
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Allarma il 144
- Proteggiti dai pericoli (avvicinati solo se in sicurezza!)
- Assicura il luogo dell’infortunio (ad. esempio segnala l’incidente)
- Presta i primi soccorsi (se formato o seguendo le istruzioni dell’operatore 144)
Se si tratta di un trasporto con ambulanza (persona allettata, dipendente da dispositivi medici, necessitante di assistenza sanitaria durante il trasporto), allora la richiesta va fatta tramite la Centrale 144 (comporre il numero 1-4-4 da qualsiasi telefono, senza prefisso).
Se si tratta di una persona non autosufficiente ma che non necessita di trasporto in barella, occorre contattare un servizio di trasporto per persone non autosufficienti. Ad esempio, nella regione sono attivi i Servizi Trasporto Persone Bisognose di Biasca e di Bodio.
Per altre necessità, consulta la pagina del 144.
No, sebbene i moderni servizi di soccorso ticinesi traggano spesso origine dalle sezioni samaritane degli anni ‘50, il progressivo sviluppo e la conseguente professionalizzazione dei servizi ambulanza hanno portato ad una separazione delle due strutture.
Mentre i samaritani sono una sorta di “ausiliari” sanitari impegnati ad esempio a collaborare nel servizio sanitario nel quadro di manifestazioni, istruire la popolazione al primo soccorso, soccorrere in casi di urgenza come first responder, oggi i soccorritori sono professionisti sanitari formati dalla scuola specializzata superiore di cure infermieristiche con un corso della durata di tre anni per il salvataggio e le cure urgenti preospedaliere. In altri Paesi vengono chiamati “paramedici”.
Nel momento in cui richiedi un soccorso al 144, vengono attivate le risorse disponibili più appropriate al caso.
A bordo dell’ambulanza che interviene sono presenti almeno 2 soccorritori, spesso 3, che sono stati formati e sono continuamente riadddestrati alle cure urgenti preospedaliere. All’arrivo provvederanno a creare le migliori condizioni di sicurezza per poter visitare rapidamente il paziente e prestare le prime cure urgenti e salva-vita già sulla scena. Verranno ad esempio valutate le funzioni vitali, rilevata la qualità del respiro e il livello di ossigeno nel sangue, misurate la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, controllati il tracciato elettrocardiografico e il livello di zuccheri nel sangue.
Attraverso l’applicazione di atti medici delegati stabiliti a livello cantonale, si adopereranno per normalizzare le alterazioni riscontrate, ad esempio somministrando medicamenti attraverso una via venosa.
Se il caso lo richiede ed è immediatamente disponibile, interverrà anche il servizio specialistico urgente con un infermiere specializzato in anestesia o cure intensive o cure urgenti o con un medico, che potranno erogare ulteriori prestazioni d’urgenza.
Una volta valutato il caso e stabilizzate nel possibile le funzioni vitali, il personale sul posto deciderà, eventualmente consultandosi telefonicamente con un medico senior sempre reperibile, la migliore destinazione ospedaliera, avvisando questa dell’imminente arrivo e proseguendo durante il trasporto la sorveglianza e le cure.
No, i segnali prioritari (luci intermittenti blu e sirena a due toni) vengono inseriti solo per effettuare le corse urgenti secondo quanto disposto dalla Centrale 144 all’andata e dal soccorritore team leader per il trasporto in ospedale, quando le condizioni del paziente (certe o presunte) sono gravi, o meglio, tempo-dipendenti e dunque un intervento tempestivo è importante per salvaguardare la vita e la salute del paziente.
Talvolta le informazioni che la Centrale 144 riceve dalla telefonata di richiesta non sono precise o complete e per questo può essere che l’ambulanza arrivi in urgenza anche se poi si riscontra che non era necessario. La maggior parte delle volte si adotta un atteggiamento prudenziale che scongiuri il pericolo di una sottostima della gravità effettiva del caso, sempre nell’interesse del paziente.